L’alimentazione è un modo per salvaguardare la salute ma è anche un indice del benessere psico fisico e della sensibilità ambientale ed etica.
Chi non è ingrassato durante il periodo del lockdown? Pochi, il cibo è una forma di autogratificazione, spesso cucinare è un modo per vincere la tensione e anche la noia, un mezzo per socializzare per riappropriarsi di una manualità che abbiamo ormai perso.
Il cibo è uno dei pilastri della nostra salute, il cibo è tante cose… per questo motivo ho deciso di inserire nella sezione del magazine dedicata al lifestyle anche delle ricette vegane, tratte dal blog unveganoacena che vi invito a visitare.
Perché vegane? Non voglio innestare una guerra di religione tra veganismo e vegetarismo; personalmente non sono vegano e nemmeno totalmente vegetariano.
Ciò nonostante il mio obiettivo è quello di cercare di essere vegano il più possibile, per diversi motivi:
Il cibo e l’approccio etico
Gli italiani in media mangiano 79 kg di carne all’anno; una città come Milano ogni anno consuma 110 milioni di kg di carne, 245 mila mucche se tutta la carne che consumiamo fosse di origine bovina.

Le condizioni di vita degli animali negli allevamenti intensivi, per quanto migliorate, sono ancora lontane da uno standard rispettoso della vita animale.
Il mio obiettivo è di quello di cercare di limitare l’uccisione di animali e, ogni pasto di carne non mangiato, rappresenta una quota di vita animale risparmiata.
E’ la legge della domanda e dell’offerta che noi possiamo piegare nel verso di un approccio etico verso la vita.
Il cibo e l’approccio ecologico
La zootecnia, con i grandi allevamenti è uno dei principali produttori di inquinamento: il 15% delle emissioni di gas serra derivano dalla zootecnia, solo il 12% dal parco autoveicoli.
A parità di calorie fornite l’allevamento bovino richiede il 28% di terra e l’11% di acqua in più rispetto ad una coltivazione di cereali o legumi.
L’impronta ecologica, stima l’impatto di un dato settore in rapporto alla capacità del territorio di fornire le risorse necessarie e assorbire i rifiuti o le emissioni prodotte; oltre metà dell’impronta ecologica del settore zootecnico dipende dalle regioni del bacino padano.
La Lombardia dovrebbe avere una superficie agricola di quasi una volta e mezzo quella attuale per far rientrare in uno standard medio le sole emissioni degli animali allevati sul suo territorio.
La sensibilità ecologica di una persona non si misura solo sull’attenzione al consumo di plastica, se siamo coerenti, non possiamo più permetterci di ignorare gli effetti della nostra alimentazione sull’ambiente.
Il cibo e l’approccio salutistico
Mangiare vegano con consapevolezza contribuisce a trovare quel giusto mix alimentare che è fondamentale per una dieta alimentare sana, equilibrata e attenta alla nostra salute.
A questo punto si potrebbe obiettare ma perché vegano, non basta essere vegetariano?
Non ritengo che mangiare un uovo necessariamente rappresenti lo sfruttamento di una gallina anche se sono conscio che preservare il benessere animale imponga scelte radicali, tali da ripensare all’attuale sistema di allevamento degli animali.
Personalmente cerco di essere vegano e non vegetariano perché da buon piemontese adoro i formaggi che come sapete sono ammessi nella cucina vegetariana e non lo sono in quella vegana.
Cucinare vegano per me significa limitare il consumo di formaggio che, assunto in dosi elevate, minaccia il mio peso forma ed il mio colesterolo.
I Milanesi e il cibo
I milanesi da sempre hanno una forte vocazione all’ecosostenibilità e al green, per questo motivo, con l’aiuto degli amici del blog attraverso delle semplici ricette mi propongo di fare proselitismo e contribuire a diffondere attraverso la via vegana i precetti di un’alimentazione rispettosa e sana.
Un alimentazione rispettosa di noi, dei nostri “fratelli” animali, visto che secondo la tassonomia il nostro biglietto da visita coincide con il loro in larga parte, che sia anche rispettosa dell’ambiente.
Quindi ogni mese vi proporrò una ricetta vegana tratta dal blog unveganoacena che ringrazio, non solo per la disponibilità ma anche per la qualità e bontà delle ricette realizzate e per l’importante attività di diffusione di una cucina vegana consapevole.
Dirigente in primarie aziende di comunicazione oggi agente e consulente d’azienda nel settore immobiliare. Nei ritagli di tempo svolge l’attività di blogger perchè come scrive Seneca: il tempo non è una risorsa infinita e quindi non va sprecato.